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Bilancio d'esercizio 2022
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Bilancio d'esercizio 2022
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Si è chiuso in rosso, con un disavanzo di 31.500 euro, il bilancio 2022 di Medici Volontari Italiani, approvato dall’assemblea dei soci il 2 maggio.

Si tratta del secondo esercizio consecutivo in perdita, anche se il deficit dello scorso anno registra un miglioramento rispetto al rosso di 46.650 euro accusato nel 2021.

Questo lieve miglioramento relativo nulla toglie comunque al fatto che l’equilibrio economico dell’associazione resti precario e che il fondo riserva, chiamato a coprire la perdita, si sia dimezzato in due esercizi, da 155.000 a 78.000 euro.

Il disavanzo del 2022 risulta da costi per poco più di 147mila euro a fronte di proventi e ricavi per circa 116mila. Né i primi né i secondi sono dati peggiori del 2021. I costi sono anzi diminuiti (erano stati 162.000 euro nel precedente esercizio) grazie a una gestione estremamente oculata, mentre i ricavi sono rimasti bassi ma stabili (erano stati 115.552 euro nel 2021, quando si era vista una rilevante diminuzione dei contributi privati e pubblici).

Poiché i margini di manovra sul fronte dei costi sono limitati, il riassorbimento di questo squilibrio dipende da uno stabile incremento delle donazioni private e pubbliche e dei contributi. In quest’ottica la generosità di soci, sostenitori e amici appare quanto mai fondamentale, mentre MVI sta intensificando la partecipazione a bandi che remunerano i servizi prestati.

I costi sono stati influenzati in particolare da due voci. La prima di carattere eccezionale, relativa all’area elaborazione dati, colpita da un hackeraggio che ha causato ingenti danni al sistema informatico e reso necessari onerosi interventi di ripristino (21.604 euro, ossia quasi in doppio dell’esercizio precedente); la seconda voce, in parte eredità della pandemia, attiene all’acquisto di farmaci e materiale medicale monouso, nonché alla pulizia e smaltimento rifiuti (insieme hanno pesato per 31.731 euro, contro 19.653 del 2021). Le altre voci di costo non registrano significativi incrementi.

Quanto ai ricavi, tiene il 5 per mille e si registra una ripresa dei contributi rispetto ai minimi del 2021. Ripresa comunque non sufficiente - come si è detto - a bilanciare i costi.