Ormai da un anno abbondante la nuova Unità Medica Mobile di Medici Volontari Italiani presta servizio di sera nelle strade di Milano (in piazza Duca d’Aosta, di fronte alla stazione centrale, e in piazza Fontana, dietro al Duomo) e il mercoledì mattina presso la sede di Pane quotidiano in viale Monza. Ci consente inoltre di partecipare anche quest’anno al Piano freddo del Comune di Milano, per conto del quale effettuiamo proprio sull’ambulatorio mobile parte delle visite di idoneità all’ammissione dei senza dimora nelle strutture comunitarie di accoglienza
E’ tempo di bilanci anche per la nostra nuova Unità Medica Mobile: un camper Fiat Ducato cilindrata 2300 cc, appositamente allestito per operare come punto medico nel rispetto dei rigidi standard previsti, con una zona dedicata all’accoglienza e registrazione dei pazienti e uno studio per le visite.
Il consuntivo di questo primo anno di attività non potrebbe essere più soddisfacente. Il mezzo non solo è conforme alle più rigide normative antinquinamento, ma grazie anche ai suoi 7,5 metri di lunghezza è decisamente più confortevole del precedente, come hanno potuto apprezzare i nostri volontari che ci lavorano e i pazienti che assistiamo. In particolare, l’impianto di climatizzazione freddo-caldo di cui è dotato ha risolto un problema con cui avevamo dovuto convivere per anni: il freddo nello spazio dedicato alle visite nei mesi invernali e il caldo talvolta opprimente d’estate.
“E’ un successo di cui credo possiamo andare orgogliosi” dice il presidente di MVI, Faustino Boioli. “Abbiamo rilanciato e rafforzato l’impegno di MVI nella medicina di strada per le vie di Milano. Un impegno che l’associazione affianca all’attività svolta nel poliambulatorio di Via Padova 104 e nell’ambulatorio presso Pane Quotidiano in Viale Toscana, e che è parte integrante della sua mission: assicurare assistenza medica e farmaci in forma totalmente gratuita a bisognosi ed emarginati italiani e stranieri, che non possono - e talora non vogliono - accedere al sistema sanitario pubblico. Ringrazio ancora una volta i tre generosi sponsor senza il cui generoso aiuto tutto ciò non sarebbe stato possibile: Fondazione Sala Clelia e Sala Elsa Onlus, Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi Giorni – LDS Charities e Fondazione Cariplo”.
